Prima donna a dirigere un osservatorio astronomico in Italia, ha svolto un’importante attività di divulgazione e ha dato un considerevole contributo alla ricerca per lo studio e la classificazione spettrale di molte categorie di stelle.

Margherita Hack è nata a Firenze il 12 giugno 1922. Il padre è contabile, la madre invece dipinge miniature agli Uffizi. Entrambi i genitori frequentano ambienti intellettuali critici verso le religioni tradizionali e il fascismo e trasmettono alla figlia i valori fondamentali di libertà e giustizia, oltre che la scelta vegetariana. Per il resto non la condizionano, tanto che lei prende presto la via di un rigoroso ateismo senza seguirli nell’eclettismo religioso della teosofia.

Dopo studi classici, e avventure sportive che la porteranno ad avere buoni successi nell’atletica, frequenta la facoltà di Fisica a Firenze e nel 1945, a guerra conclusa, si laurea. Scrivendo la tesi comincia a occuparsi della spettroscopia delle stelle, campo di studi interno all’astronomia che continuerà a studiare, insieme alla radioastronomia, per tutta la vita.

Comincia a insegnare all’università e per dieci anni gira le università di mezzo mondo finché, nel 1964, ottiene la cattedra di astronomia a Trieste e le chiavi dell’Osservatorio astronomico, che rimarrà sotto la sua direzione per quasi trent’anni. 

Scrive, oltre a centinaia di pubblicazioni scientifiche, testi universitari e libri di divulgazione di grande successo. Fonda riviste (L’Astronomia, Le Stelle), si impegna in politica ed è in prima linea per difendere con passione le sue opinioni in molte battaglie civili: diritti degli omosessuali, eutanasia… 
Il 29 giugno 2013 la celebre astrofisica ci ha lasciato e ha raggiunto le sue  amate stelle.

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